Squadrareggio apripista
Canazei – Sega di Ala
Dopo la giornata di riposo i girini affrontano subito una tappa che guardando le altimetrie delle due salite finali farà certamente selezione. Negli ultimi 50 km infatti il menù di giornata mette sul piatto prima il Passo di San Valentino ( 15 km di salita all’8% medio con punte al 15% ) per poi affrontare la tremenda salita del Passo Fittanze con arrivo posto a Sega di Ala ( 11.5 km al 10% medio e punte che superano in alcuni punti il 20 %, tremendi i 3 km all’interno del bosco ). I nostri visto la vicinanza e la splendida giornata di buon ora caricano armi e bagagli in direzione di Ala-Avio pronti ad anticipare i professionisti sugli ultimi fatidici 50 km, Squadrereggio non poteva mancare e marcare il territorio. Gli attori di giornata sono: la Vince, Lucio, Immo, Ste, Dalla, Ciocci, Follo, Nando, Giaggio e Costolone … scaricato le specialissime alle 10 precise ci imbarchiamo per l’impresa, si attacca subito il San Valentino su asfalto nuovo e con già diversi appassionati posizionati sugli ultimi tornati in attesa dei veri attori, sul Passo foto di rito e ci dividiamo in due gruppi da cinque, Cocchi Dallari Foletti Saccani e Costoli vanno in visita al Rifugio Graziani sul Baldo mentre Fumarola, Pianza, Spagni, Imovilli e capitan Giaroli proseguono sul percorso in ripita discesa, si va giù a bomba … se andiamo giù così forte noi i prof come verranno giù ? solo il pensiero mi fa già paura … infatti! I cinque in attesa che tornino quelli del Graziani si fermano in valle per panino e birra, rifornimento utile per affrontare l’ultima fatica di giornata, il mostro di Sega di Ala. Siamo di nuovo in 10 e arriviamo a Sdruzzina’ stazione iniziale del calvario, infatti già i primi 4 km sono duri con pendenze costanti sempre al 10.5 % medio, poi duecento metri in cui calano e di nuovo circa 2 km con l’ 11,5 % medio, finito questi si rifiata per circa 500 mt al 7,5 % ma è il preludio per il tremendo tratto finale nel bosco in cui la pendenza media è del 12 % ma con punte del + 20 %, berlecchiamo il manubrio, il Mortirolo è più duro? secondo me no…. ma siamo contornati da una folla immensa di tifosi ai lati della strada che incitano anche noi al passaggio, boia chi molla e che spettacolo, per fortuna l’ultimo chilometro da respiro ma qualcuno mi dice di aver visto perfino la Madonna.
Alla Locanda Alpina ci raduniamo davanti a un bel piatto di gnocchi di malga innaffiati da birra e caffettino per poi posizionarci proprio davanti alla Locanda dietro le transenne per goderci il passaggio dei professionisti sugli ultimi 400 mt, noi arrivati su non eravamo propriamente bellini bellini ma anche loro sono stravolti e che distacchi … la fatica sui nostri volti all’arrivo è uguale alla loro … unica differenza è che vanno solo più forte ma lo sforzo è uguale. La giornata Squadrareggio si conclude ripetendo in discesa la salita finale e ci rendiamo ancor più conto delle pendenze, a forza di pinzare i freni ho i crampi alle mani, ricarichiamo i “cavalli” sulle auto poi di nuovo una birretta al tavolo buona per brindare e suggellare una splendida giornata marcata Squadrareggio e via sulla strada di casa. Da ripetere …
Sempre forza Squadrareggio.